Sono nata nel 1973 a Napoli, dove continuo a vivere nonostante tutto. Mi sono laureata in Lettere Classiche, poi ho conseguito la specializzazione e un dottorato di ricerca in Archeologia; seguendo orbite zigzaganti mi sono occupata della falsificazione dell’antico nel Settecento (una premonizione dell’”Officina del Falsario”?), della fortuna grafica di monumenti romani e di arte tardoantica. Ho partecipato a diverse campagne di scavo e collaborato all’allestimento di mostre a Napoli e a Roma. Dal 2007 insegno italiano e latino nei licei. Mi piace pensar alla scuola come a una comunità libera e aperta, basata su un rapporto di collaborazione e sana sfida intellettuale tra docenti e ragazzi: mi sembra che “La pagina che non c’era” si avvicini per molti versi a questa idea di scuola.